Chi siamo

I primi di Ottobre del 1989 un gruppetto di giovani ha incominciato ad incontrarsi con Don Francesco Chinaglia, presi dal desiderio di imparare a pregare per avere un più profondo rapporto personale con il Signore Gesù e poi per imparare a testimoniarlo ai loro coetanei.

Alla luce della Parola di Dio e della Tradizione della Chiesa si è progressivamente delineato un “Cammino di fede” articolato nei seguenti sette fini

  • Crescere in intimità con il Signore (Lv. 4,11; Mt. 5,48; 2Cor. 3,18)
  • Crescere nell’amore reciproco (Gv. 13,34-35; Gv. 15,12)
  • Condividere Gesù con gli altri (Mt. 5,14-16; Gv. 15,8; 1Cor. 10,31)
  • Svolgere un servizio nella Chiesa (1Cor. 12,27; Gv. 15,5; Mt. 5,14-16)
  • Dare e ricevere sostegno (Gal. 6,2; 1Cor. 12,26)
  • Formare nuovi animatori (Mt. 10; 1Tim. 3,1-7; 1Pt. 5,1-4)
  • Approfondire la propria identità cattolica (1Pt.3,15; Col. 2,6-8; 1Tim. 3,14-16)

Tutto questo vissuto nello spirito del Discepolato.

Nel cercare un aiuto per vivere questo “Cammino di fede” abbiamo guardato alla ricchezza presente nel tesoro della Chiesa in Italia ed abbiamo individuato alcuni “punti di riferimento” che sono:

Per quanto riguarda la formazione alla preghiera personale: la Scuola di Preghiera del Movimento Contemplativo Missionario “P. De Foucauld” di don A. Gasparino;

Per quanto riguarda la preghiera spontanea, di lode e ringraziamento, e l’esercizio dei carismi: il Rinnovamento Carismatico Cattolico;

Per quanto riguarda la Parola di Dio: la Scuola della Parola ed in particolare la Lectio Divina;

Per quanto riguarda la vita comunitaria e l’evangelizzazione: le Comunità appartenenti alla Fraternità Cattolica delle Comunità Carismatiche di Alleanza; le Scuole di Evangelizzazione del Rinnovamento Carismatico Cattolico ed il Sistema delle Cellule di Evangelizzazione della Parrocchia di S. Eustorgio di Milano.

E’ solo nel gennaio 1992 che si è costituita la Comunità SHEKINAH nella sua attuale fisionomia di Comunità di Lode, Evangelizzazione e Misericordia.

Ciò che ha dato un forte impulso all’Evangelizzazione è stato lo studio della “Evangelii Nutiandi” di Paolo VI e, successivamente, della “Redemptoris missio” di Giovanni Paolo II. In particolare ha segnato una svolta nel cammino della Comunità il seguire le parole di Paolo VI: “Evangelizzare è la grazia e la vocazione propria della Chiesa, la sua identità più profonda. Essa esiste per evangelizzare” (E.N. 14), a cui fa eco Giovanni Paolo II quando dice: “La lettura degli Atti ci fa capire che all’inizio della Chiesa la missione “ad gentes”, pur avendo anche missionari ‘a vita’ che vi si dedicavano per una speciale vocazione, era di fatto considerata come il frutto normale della vita cristiana, l’impegno per ogni credente mediante la testimonianza personale e l’annunzio esplicito, quando possibile”. (R.M. 27)

Da tutto questo prese forza la decisione del 4 marzo 1992 di dare vita a un canale di evangelizzazione che sono i “Cenacoli di Evangelizzazione”, successivamente chiamati: “Case di Preghiera” (C.d.P.) il cui obiettivo – come sottolinea Giovanni Paolo II – è quello di aiutare i fratelli ad “accettare, con decisione personale, la sovranità salvifica di Cristo e diventare suoi discepoli” (R.M. 46)

Dunque l’obiettivo primario è la carità del Vangelo, così come ci ricordano anche i nostri Vescovi quando dicono: “La carità è dunque il contenuto centrale e nello stesso tempo la via maestra dell’evangelizzazione. Evangelizzare è far incontrare gli uomini con l’amore di Dio e di Cristo, che viene a cercarli… Il Santo Padre ci ha detto che il Grande Giubileo dovrà essere per gli uomini di oggi “un rinnovato incontro” con Gesù Cristo, “unico Signore e Redentore” e che “un tale rinnovato incontro” è la prima cosa di cui l’Italia ha bisogno” (CEI, Con il dono della Carità dentro la storia, n.5)

Il 6 gennaio 1995 la Comunità Shekinah, oltre al ramo evangelizzatore delle C.d.P. presenti nelle case, si è articolata in vari e progressivi “Cammini di Crescita” venendo incontro ad un altro importante aspetto sottolineato da Papa Giovanni Paolo II quando parla dello scopo della Nuova Evangelizzazione “Questa nuova evangelizzazione è destinata alla formazione di Comunità ecclesiali mature, nelle quali cioè la fede sprigioni e realizzi tutto il suo originario significato di adesione alla persona di Cristo ed al suo Vangelo, di incontro e di comunione sacramentale con Lui, di esistenza vissuta nella carità e nel suo servizio”. (CFL 34)

Dopo un po’ di sperimentazione, la Comunità ha intrapreso un cammino di crescita: la Fraternità (cammino di crescita permanente), attraverso il quale si cerca di rispondere ai seguenti interrogativi:

  • “Come tendere seriamente alla santità?”
  • “Come maturare una spiritualità incarnata nella concretezza della vita quotidiana e della storia?”
  • “Come diventare soggetti credibili della nuova evangelizzazione?”

Non c’è altra via se non una seria formazione alla vita cristiana. Formazione, il cui obiettivo è così sintetizzato dai nostri Vescovi, nel Documento del dopo Convegno di Palermo: “Educare al pensiero di Cristo, a vedere la storia come Lui, a giudicare la vita come Lui, a scegliere e ad amare come Lui, a sperare come insegna Lui, a vivere in Lui la comunione con il Padre e lo Spirito Santo. In una parola, nutrire e guidare la mentalità di fede”. (CEI, Con il dono della Carità dentro la storia, n.13)

Dopo un periodo di “purificazione”, durato circa tre anni, dal settembre 2000 la Comunità ha delineato il suo cammino di evangelizzazione e di crescita attraverso tre canali: uno a cadenza quindicinale, denominato “Assemblea dell’Hallel”; un altro a cadenza mensile, detto “Cenacolo di Gesù Misericordioso”– INCONTRO VIVO E TRASFORMANTE CON GESU’ SALVATORE DEL MONDO”; ed uno a cadenza annuale: “Settimana di Spiritualità”, da tenersi durante l’estate. Insieme a tutto ciò sono previsti momenti di condivisione di vita, servizi di evangelizzazione, momenti di fraternità, etc…

Il 5 ottobre 2003 la Comunità si rinomina: “Comunità SHEKINAH della Divina Misericordia” (CSDM) entrando ufficialmente a far parte della A.D.I.M. di Trento, che a sua volta fa parte della “Fraternità Cattolica delle Associazioni e Comunità Carismatiche di Alleanza” (approvata dal Pontificio Consiglio per i Laici).

La CSDM ha sentito una ulteriore conferma nella sua chiamata alla Evangelizzazione attraverso la Esortazione Apostolica “Ecclesia in Europa” del 28 giugno 2003, frutto del Sinodo della Chiesa in Europa, quando Papa Giovanni Paolo II esorta: “Il Vangelo della speranza, consegnato alla Chiesa e da lei assimilato, chiede di essere ogni giorno annunciato e testimoniato. E’ questa la vocazione propria della Chiesa in tutti i tempi ed in tutti i luoghi. E’ questa anche la missione della Chiesa oggi in Europa. “Evangelizzare, infatti, è la grazia e la vocazione propria della Chiesa, la sua identità più profonda. Essa esiste per evangelizzare…”. Chiesa in Europa, la “nuova evangelizzazione” è il compito che ti attende!... L’annuncio di Gesù, che è il Vangelo della speranza, sia quindi il tuo vanto e la tua ragione d’essere.” (EE nn. 45-46-52)

La CSDM, attraverso i momenti di preghiera, la vita fraterna e le attività di evangelizzazione, partecipa alla missione stessa della Chiesa, in comunione e obbedienza al Magistero della Chiesa.

All’interno della Visita Pastorale che il nostro Arcivescovo, Monsignor Giuseppe Verrucchi, sta effettuando a tutta la diocesi, il sabato 14 Maggio 2011, ha visitato anche la nostra comunità. Dopo aver ascoltato il cammino compiuto in più di venti anni e varie testimonianze che i fratelli della Comunità gli hanno raccontato, visti i frutti che si sono prodotti e il Servizio che stiamo compiendo, ci ha benedetto e ci ha incoraggiato a proseguire la nostra missione di Comunità di lode ed evangelizzazione a disposizione della Chiesa Locale.

L’attuale sede della CSDM è:

c/o Chiesa dell’Adorazione Eucaristica “S. Maria Maddalena”
Via Corrado Ricci, 10 – RAVENNA